Demo
Letteratura:
PuntoACapo Day 2015 – Dario Deserri : 2 Inediti di Poesia.
Solstizio d’Inverno.
A volte con te
è come vivere in bilancia,
d’una chiesa antica invernale
essere il concio in chiave
la serratura delle piccole follie
e al gelo trovarsi lì,
l’amare e trovarsi lì
per quei momenti incompresi,
meritati di infinito
di esitazione e di gioco:
ed è forma d’amore
frastorna, ammalia, con te
l’odore dell’inverno, è rinascita.
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Ho bisogno dello stimolo
del responso, della pizia
sulla bocca necessito del dito
del piede parato sulla gamba
il sorso di vino, i dorsi
delle tue mani sul divano, la sera
sento il viso addormentarsi
e resta la sorpresa, avvera il desiderio.
Berlino, il Tempo del Literaturfestival.
[…] Non li dimenticherò questi primi momenti, questo Tempo. La memoria di un giovane ricordo forte dentro di me, come quella dell’altro antico: una lettura lunga e difficile, solamente al suo esauririsi soddisfatta. Così come evocherò questo istante, dovrò ritornare un giorno a quel libro, di cui resta il particolare e l’odore. Il vero racconto di una buona lettura, inizia dopo la fine. Ci ficcai il naso in quei libri come si fece nel copriletto, respirai con riconoscenza. Libri e Fiori. Andiamo verso la primavera, sarà impegnativo. Esiste da qualche anno il Festival.
-Dal 2001?- domandai a Christina.
-Sì, dal 2001.- sorrise.
Pensai ad Albertine, persa chissà dove stamattina per le strade di Berlino. La carta sapeva di secco, di ruvido, di appiccicoso, dolce dentro quella oscurità malinconica e al contempo, fu una sensazione dolcissima. Infinita.
Radio E-R: da „Racconti d’Autore“
LA BERLINO DI DE SERRI TRA LA VERTIGINE DEL CIELO E IL RICHIAMO DELLA TERRA.
Quel libretto dalla copertina rossa adagiato su un tavolino lungo la Bergmannstraße, nelle battute iniziali del prologo, è il primo indizio della vocazione meta letteraria di De Serri: quelle pagine sono la trascrizione delle vicende narrate nei capitoli successivi, filtrate attraverso la coscienza inquieta di Albertine e la copertina stessa rievoca quella di color vermiglio del libro di versi letto ad alta voce durante la festa e destinato a lasciare una traccia profonda nelle esistenze dei personaggi. Non solo, dunque, un raffinato divertissement letterario, un esercizio di stile che svela l’indiscutibile maestria dell’autore nel giocare con i generi, travisandoli, nell’impastare prosa e versi in un equilibrio costante senza lasciar trasparire la mano dell’artista; ma piuttosto una rappresentazione di quanto possa germinare dalla poesia, di quanto la fascinazione della parola con il significato che si trascina dietro possa uscire dalla pagina e farsi carne, vita vissuta, traccia da cui muovere per ricostruire un’identità smarrita. […]
Emanuele Spano
Prefazione – „Come le Nuvole sopra Berlino“, Puntoacapo 2014.
CRITICA:
CRITICA:
AA.VV Una Rilettura: AMNESIA E ALTRI RACCONTI, PICCOLI PENSIERI DI GIANFRANCO ROSSI di Dario Deserri
CRITICA:
Case Study – ENG: „The Italian – German Relationship: The Role of Cultural Diplomacy in Europe“ by Dario Deserri.
Autori del „ICD Institute Berlin“
8MARZO – Da “Telegono e la città di Rabea”, 2012.
[…] “Pensavo di essere alla ricerca di Itaca. Della patria perduta e mai conosciuta, d’un ritorno alle braccia di Penelope, -per tanto tempo immaginata- un tuffo nella voluttà dei seni di Circe, un cammino con le gambe flessuose di Calipso, divina indipendenza, dea fatta schiava d’amore: ma chi incontrai, fu Ulisse il mortale. La caduta di una leggenda, per mia mano. I figli di un tempo lontano. Immagina il mio stupore, dolce Rabea. Davanti agli occhi restava la negazione delle mia stessa immagine, il risveglio tanto cercato… Una fantasia… […] D.
“Una Donna”. Premio Villa Torlonia II ed., finalista 2012. Ed. Gliulio Perrone Editore.
[…] ed è di nuovo il giorno, alzo il capo, nel continuo fracasso t’incontro al passo, sorridendo saluto senza parole nella mente, come muto d’emozione, muto, muto… D.
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